Sì alla legge sul clima
Il nome completo della legge sul clima è «Legge federale sugli obiettivi in materia di protezione del clima, l'innovazione e il rafforzamento della sicurezza energetica (LOCli)». È stata decisa dal Parlamento il 30 settembre 2022 quale controprogetto indiretto all'iniziativa per i ghiacciai con 38:4 voti al Consiglio degli Stati e 139:51 voti al Consiglio nazionale. Poiché l'UDC ha lanciato il referendum, il popolo sarà chiamato a votare alle urne il 18 giugno 2023. Nell'ambito del processo legislativo sono stati rimossi tutti i punti che avevano portato alla bocciatura della legge sul CO2.
Che impatto ha la legge, per i tecnici della costruzione?
- Nessuna nuova imposta o tassa
- Nessun nuovo divieto o prescrizione
- Valori limite vincolanti per l'obiettivo emissioni nette pari a zero, nonché completa libertà imprenditoriale nel modo in cui raggiungerli
- Incentivi sotto forma di contributi di sostegno per la sostituzione degli impianti di riscaldamento (CHF 200 milioni/anno)
- Per le aziende, finalmente condizioni quadro stabili che sono sempre state richieste
- Promozione di nuove tecnologie – anche nel settore degli edifici
- Le aziende o i rami che elaborano delle tabelle di marcia entro il 2029 per il raggiungimento dell'obiettivo emissioni nette pari a zero ricevono un supporto specialistico dalla Confederazione.
Dal punto di vista dell'economia, pertanto, non esiste praticamente alcun argomento contro la legge.
La legge implica
- una maggiore sicurezza per quanto concerne la direzione intrapresa (condizioni quadro) e l'approvvigionamento energetico (perché siamo noi a pendere in mano le redini)
- più energia – grazie all'aggiunta di energia rinnovabile locale e di sistemi ad accumulazione locali
- più Svizzera – grazie a una crescente indipendenza da fornitori inaffidabili di energia fossile (creazione di valore aggiunto e di posti di lavoro in Svizzera ecc.)
Non sorprende, quindi, che associazioni economiche, aziende e partiti abbiano quasi tutti optato per un SÌ. Depositate anche voi un SÌ nell'urna, poiché siamo Noi, i tecnici della costruzione, i realizzatori della svolta energetica.