I datori di lavoro sono tenuti a proteggere le lavoratrici incinte o allattanti e i nascituri o i figli contro i pericoli sul posto di lavoro. Una donna incinta è generalmente considerata in grado di lavorare, a meno che non sia malata oppure il posto di lavoro non comporti pericoli per lei o il nascituro.
Secondo l’ordinanza sulla protezione della maternità, le aziende che prevedono lavori pericolosi o gravosi devono effettuare una valutazione dei rischi.
La valutazione deve evidenziare,
- a quali rischi è esposta la futura madre;
- come evitare tali rischi;
- quali lavori sono vietati durante la gravidanza e l’allattamento.